“Leonardo Pappone, in arte Leopapp inizia la sua carriera artistica nella mia Galleria Artes Contemporanea a Campobasso. Appassionato, esprime con i suoi lavori una freschezza creativa dettata dal suo fare da autodidatta che gli consente di essere libero da qualsiasi schema nelle sue composizioni, quasi sempre tratte dal tessuto urbano. Ha per l’arte un continuo, sviscerato, crescente amore”.
(Vincenzo Manocchio)
“Un tentativo di ricostruzione della realtà quello che LeoPapp coltiva con tenacia e abnegazione da anni. L’indagine sullo spazio fisico e le sue declinazioni/reiterazioni rappresentative testimoniano il desiderio di scandagliare le dinamiche – talvolta contraddittorie – del vivere contemporaneo. Un’attitudine rimarcata attraverso l’uso massiccio della materia e la pratica del riciclo, strumenti a servizio di un’idea avvertita visceralmente e della quale si rimarca la necessità dell’urgente condivisione. L’estetica non è sacrificata al messaggio che scorge nell’ascendenza del bello il veicolo più efficace di trasmissione”.
(Silvia Valente)
“Creare un quadro è semplice, darvi vita, quello è difficile. Scegliere i colori, le sfumature e farli parlare attraverso i nostri sguardi, questa è arte.”
(Francesco Toto)
“E’ una pittura etica, un messaggio morale senza tempo, realizzata su tela e conceria, una ispirazione un po’ da De Chirico che trascina sul Futurismo, per vedere dove va la mano. “Ho visitato entusiasticamente diverse tue mostre e spontanea passione per l’arte e costante esaltazione del bello, sono le caratteristiche “in progress” dell’arte di Leopapp. Consentimi di citare il verso 61 “Ode ad un usignolo” di John Keats: “L’arte illumina l’animo e spegne la violenza.”
(Salvatore Sgambato)
“L’arte del maestro Pappone è un’arte unica. La sua, una tecnica molto interessante, che racchiude un’esperienza formidabile sull’uso dei colori. Artista unico nel suo genere”.
(Salvatore Sorrentino)
“Oltre il telaio e la tela, oltre gli olii e i pigmenti dei colori, al di sopra delle linee e dei peli del pennello, oltre la mano che riproduce le forme e gli occhi intenti a inquadrare gli spazi, c’è Leonardo e il suo mondo interiore, vivo ed espressivo come l’Artista che abita il lui”.
(Alfredo Martinelli)