L’opera, raffigura il Colosseo, una delle icone classiche di Roma, scarnito nelle forme e nei colori che ne danneggiano la immane bellezza, deturpata, oltraggiata e sfregiata dalla Mafia, quale fenomeno sistemico e non solo aspetto delinquenziale che, ha origini profonde . La “Piovra”, con i suoi tentacoli soffoca storia e cultura di un intero popolo, finendo per frantumare, non solo metaforicamente, il basamento sociale e culturale sulle cui basi solide deve ergersi ed ancorarsi la Civiltà di una Nazione.
FRANCESCO TOTO, scrive:
“Acrilico misto dalle colorazioni perfette, con un navy blu a fare da sfondo per accentuare la colorazione rossa, giallo e senape che si intersecano a formare tre muri del colosseo, dando un senso tridimensionale, quasi stessimo osservando l’opera da un’angolazione ben precisa.
Sotto, invece, troviamo una frase cruda, che ispessisce il significato della tela.
Mi piace come il colore rosso venga fatto scorrere quasi fosse sangue, come per dire che sia un messaggio scritto con l’inchiostro di fortuna dopo uno scontro a sangue.
Opera intensa dai tratti drammatici, che fa pensare. Bella!”
Corruzione Capitale, Roma ai tempi degli ingranaggi lubrificati. Arte Contemporanea reattiva. 11 giugno – 5 luglio 2015. Museo dello Stadio di Domiziano – Via di Tor Sanguigna 3 (Piazza Navona) Roma